Il Black Knight (inglese per "cavaliere nero"; meglio conosciuto come Satellite Black Knight) è un presunto oggetto situato vicino all'orbita polare che gli ufologi e gli autori di pseudoscienza reputano essere di origine extraterrestre e con un'età di almeno tredicimila anni. Tuttavia è molto più probabile che esso sia il risultato di un miscuglio di più leggende urbane diverse.
Nel febbraio del 1960 destò scalpore la notizia che la marina militare americana aveva 7scoperto un oggetto nero volteggiare in un'orbita inclinata a 79° rispetto all'equatore e con un periodo orbitale di 104,5 minuti. Si notò inoltre che aveva un'orbita molto strana, con un apogeo di 1 728 km (1 074 mi) e un perigeo di soli 216 km (134 mi). In quel momento si ipotizzò che fosse un frammento del rivestimento dal lancio del satellite Discoverer VIII che aveva un'andatura molto simile e alla fine ciò venne confermato, rivelando che si trattava di un'altra parte di questo involucro che si riteneva perduta.
Nel 1998 infine venne fotografato durante la missione STS-88 il Black Knight, ormai frequentemente citato come un "manufatto alieno". È tuttavia più probabile che le fotografie ritraggano una coperta termica persa durante un EVA (attività extraveicolare).[1] Altri sostenitori dell'ufologia analizzando la foto, hanno invece ritenuto che il veicolo possa essere in realtà il veicolo spaziale di Pakal, un'ipotetica astronave Maya rinvenuta dal controverso pseudo-archeologo Erich von Däniken.